28 giugno 2014 - Sculture all’aperto a Puzzole (Capodistria)

 

Si può fare scultura in due modi: togliendo e aggiungendo. Nella pietra, di quanto è stato tolto, nulla si può aggiungere; ma quando lo scultore toglie allora egli aggiunge il suo racconto. Ogni parte scolpita racconta la storia interiore che l'artista scrive in questo media apparentemente indomabile e duro. Il lavoro della pietra richiede molta disciplina creativa, gli errori e le correzioni non sono ammessi. Nella durezza della pietra Vojc Sodnikar Ponis crea morbidi dialoghi e impressioni naturali. La prossimità del mare, le onde e i riverberi sulla sua superficie, il vento e l'assenza di vento, sono la costante della sua iconografia personale, indissolubilmente legata all'Istria e al mare. Quando »scrive« nella pietra, utilizza il linguaggio del volume e il linguaggio del vuoto. Perciò, nelle sculture all'aperto, persino le ombre hanno un ruolo molto importante. Proprio le ombre, attraverso il cammino del sole (della luce) cambiamo di continuo la loro narrazione. Le tessiture delle superfici e le diverse possibilità di osservazione invitano lo spettatore a ricercare, dialogare e toccare.

Petra Vencelj
critico d'arte

OneAll Social Login

Onlain free bet offers here.